Perché piangiamo? Ciò che è certo, è che nelle prime fasi di vita il pianto rappresenta per il neonato un mezzo comunicativo indispensabile, attraverso il pianto il neonato può esprimere diverse condizioni dal dolore, ad una semplice richiesta di essere in contatto con la madre,alla sensazione di fame.
Con l’età adulta i motivi per piangere sono molteplici e variegati, eppure nonostante non riusciamo a spiegare come mai l’uomo sfoghi e manifesti emozioni profonde attraverso il pianto. Per alcuni il pianto, offuscando la vista, crea una sorta di “barriera bianca” e al tempo stesso un modo per esprimere sottomissione. Altri ipotizzano che attraverso le lacrime l’uomo si depuri da alcune sostanze prodotte durante i momenti di forte emozione che hanno scatenato il pianto. Sui i tipi di pianto c’è stato anche uno studio scientifico-fotografico che ha dimostrato che a seconda del tipo, le lacrime assumono forma e dimensioni diverse.
Restano ancora molti interrogativi.
ESISTONO DIVERSI TIPI DI LACRIME
Lacrime basali. Le ghiandole lacrimali producono costantemente questo liquido trasparente che protegge e lubrifica gli occhi e ci permette di vedere meglio. Quando sbattiamo le palpebre questo fluido si sparge sugli occhi.
Lacrime di risposta. Queste lacrime sono prodotte quando una sostanza irritante o un bruscolo entra in contatto con gli occhi. Le lacrime di risposta sono anche legate a varie azioni come sbadigliare e ridere.
Lacrime emotive. Sono le lacrime “umane”, quelle che versiamo quando proviamo una forte emozione. Hanno una concentrazione di proteine superiore del 24 per cento alle lacrime di risposta.
di MICHELE DONATO
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